Corri, corri, corri dama d’acciao
F.T. Marinetti 1908, Allâautomobile da corsa
Traduzione di A mon pegase dello stesso autore
Veemente dio dâuna razza dâacciaio,
Automobile ebbra di spazio,
che scalpiti e fremi dâangoscia
rodendo il morso con striduli dentiâ¦
Formidabile mostro giapponese,
dagli occhi di fucina,
nutrito di fiamma
e dâoli minerali,
avido dâorizzonti, di prede sideraliâ¦
Io scateno il tuo cuore che tonfa diabolicamente,
scateno i tuoi giganteschi pneumatici,
per la danza che tu sai danzare
via per le bianche strade di tutto il mondo!â¦
Allento finalmente
le tue metalliche redini,
e tu con voluttà ti slanci
nellâInfinito liberatore!
Allâabbaiare della tua grande voce
ecco il sol che tramonta inseguirti veloce
accelerando il suo sanguinolento
palpito, allâorizzonteâ¦
Guarda, come galoppa, in fondo ai boschi, laggiùâ¦
Che importa, mio démone bello?
Io sono in tua balìa!â¦Prendimi!⦠Prendimi!â¦
Sulla terra assordata, benché tutta vibri
dâechi loquaci;
sotto il cielo acciecato, benché folto di stelle,
io vado esasperando la mia febbre
ed il mio desiderio,
scudisciandoli a gran colpi di spada.
E a quando a quando alzo il capo
per sentirmi sul collo
in soffice stretta le braccia
folli del vento, vellutate e freschissimeâ¦
Sono tue quelle braccia ammalianti e lontane
che mi attirano, e il vento
non è che il tuo alito dâabisso,
o Infinito senza fondo che con gioia mâassorbi!â¦
Ah! ah! vedo a un tratto mulini
neri, dinoccolati,
che sembran correr su lâali
di tela vertebrata
come su gambe prolisseâ¦
Ora le montegne già stanno per gettare
sulla mia fuga mantelli di sonnolenta frescura,
là , a quel sinistro svoltoâ¦
Montagne! Mammut in mostruosa mandra,
che pesanti trottate, inarcando
le vostre immense groppe,
eccovi superate, eccovi avvolte
dalla grigia matassa delle nebbie!â¦
E odo il vago echeggiante rumore
che sulle strade stampano
i favolosi stivali da sette leghe
dei vostri piedi colossaliâ¦
O montagne dai freschi mantelli turchini!â¦
O bei fiumi che respirate
beatamente al chiaro di luna!
O tenebrose pianure!⦠Io vi sorpasso a galoppo!â¦
Su questo mio mostro impazzito!â¦
Stelle! mie stelle! lâudite
il precipitar dei suoi passi?â¦
Udite voi la sua voce, cui la collera spaccaâ¦
la sua voce scoppiante, che abbaia, che abbaiaâ¦
e il tuonar deâ suoi ferrei polmoni
crrrrollanti a prrrrecipizio
interrrrrminabilmente?â¦
Accetto la sfida, o mie stelle!â¦
Più presto!⦠Ancora più presto!â¦
E senza posa, né riposo!â¦
Molla i freni! Non puoi?
Schià ntali, dunque,
che il polso del motore centuplichi i suoi slanci!
Urrà ! Non più contatti con questa terra immonda!
Io me ne stacco alfine, ed agilmente volo
sullâinebriante fiume degli astri
che si gonfia in piena nel gran letto celeste!