Qualcuno parla della pioggia di Cheever
Uno scrittore americano, vincitore del prestigioso Premio Pulitzer nel 1978, si confronta con un tema difficile: l’emigrazione, dagli Stati Uniti e dall’Italia. Tre le storie: Clementina, Boy in Rome, La Bella Lingua. Numerosi gli spunti di riflessione offerti: quali radici costruire o salvaguardare, quale ricchezza inseguire, quale valore attribuire ai sentimenti. Ideali, valori sociali, affetti, contesti e contrasti emotivi, dunque, dominano le pagine del bel libro di Cheever, autore ancora poco conosciuto in Italia, ma che vanta numerosi riconoscimenti nel suo paese come il National Book Award e la National Medal per la Letteratura. Fandango ha già pubblicato le sue raccolte Il nuotatore, Ballata, Oh città dei sogni infranti.
Francesca Romana Cicero, www.romeguide.it
25 febbraio 2005 alle 17:58 |
“uno” scrittore americano?
ancora poco conosciuto in Italia?
mi gioco la testa che la piccola, innocente Francesca Romana pensa che Cheever sia ancora vivo. e magari pensa che sia il vicino di casa sfigato di Dan Brown…
stolti! Ric
1 marzo 2005 alle 21:57 |
Meno male che ci sei tu che la sai lunga…
1 marzo 2005 alle 23:24 |
solamente desiderio e coraggio di fare polemica in una società morta e ignorante.
e coraggio di firmarmi, mio caro anonimo. Ric
5 agosto 2006 alle 18:02 |
mi firmo adesso dopo tanto tempo.
cheever “è” poco conosciuto.
è anche “uno” scrittore americano.
certi snobismi mi danno molto fastidio, ci sono modi diversi per far conoscere quello che si ama. senza predicare da una cattedra.
sempre comunque con stima
(e simpatia per la persona ma non per il predicatore)
alessandra
29 luglio 2007 alle 18:31 |
Mi sa che la testa te la sei proprio giocata perchè la piccola innocente Francesca Romana probabilmente ne sa molto più di te!
Keira