Graziani, l’editoriale
In pratica mi hanno dato da gestire anche il reparto dischi e dvd. Da settembre in veste ufficiale. La fnac prevede nel giro di qualche anno di accorpare questi settori per quel che riguarda la gestione, dandole la definizione di "editoriale".
Varie considerazioni.
La prima è la decadenza sempre più evidente dei negozi di dischi, ivi comprese le grandi catene. Per me è stato scioccante vedere la Virgin a Times Square già chiusa e l’altra a Broadway in chiusura con svendite varie. Per non parlare delle miriadi di negozi di dischi che hanno chiuso sotto ai nostri occhi in questi anni. Negozi di dischi che per chi come me è appassionato di musica erano delle seconde case. Da Top Music, a Napoli, mi facevo mandare la posta. A New York i piccoli negozi di musica lavorano ora solo con l’usato e i vinili, oltre a vendere biglietti di concerti e vario materiale promozionale. Ma usato vero. Io ho comprato dischi vari a 1 euro e 3 euro, dischi che qui stanno ancora a 19 euro. Ma questo è un discorso complessissimo, di cui so pochissimo e non ha del letterario attorno…
La seconda, più romantica, è legata al primo pensiero che mi è passato per la testa quando mi è stata profilata ‘sta cosa. Ora non so chi di voi ha mai letto Alta fedeltà di Hornby, piccolo capolavoro di pop letterario. Lui, il protagonista, ha un negozio di dischi ed è un appassionato collezionista di dischi, vinili per la precisione. Li ordina in vario modo settimana per settimana. Ed è in assoluto il suo unico tesoro materiale. E tutte le descrizioni dei suoi riordini sono eclatanti, come le classifiche dei vari brani e album.
Ma c’è una parte che io adoro, che è stato appunto il mio primo pensiero: è quella parte in cui lui descrive i vari clienti del suo negozio fino ad arrivare al cliente cacciato perché chiede non so quale disco. Quella parte è magistrale, e mostra l’anima romantica, appunto, di questo lavoro. Lontana da tutto. Lontana da budget e orari e verticalità e esposizione e tutto il resto. Quella che ti mantiene a galla, sorridente, fino a che non chiuderà…
La prossima volta ve la metto, se vi va.
25 giugno 2009 alle 09:18 |
Ci va!
25 giugno 2009 alle 10:35 |
da tempo sogno di aprire un negozio di dischi e libri rigorosamente usati, anche da prima di vedere ALTA FEDELTÃ /geniale/ che ho visto alcuni giorni fa (ho ordinato su ebay la maglietta di Cusak, Dickies ;.)
credo che l’usato sia il vero futuro della vendita di libri e dischi… credo che lo farò quando, tra un paio di anni, sarà troppo vecchia per fare qualsiasi cosa che non sia scrivere o stare seduta in un negozio a parlare con temerari clienti, proprio come in alta fedeltà , e non avendo piu cercato un lavoro vero non avrà un soldo…. solo i fondi che tengo da parte per questo negozietto a imola, bagnara di romagna, montecuccolo o campagnano.,…..
25 giugno 2009 alle 14:10 |
Be’, allora urge classifica dei cinque dischi preferiti 😉