Finezza redazionale adelphiana
Dovevo rifiutare lui e i suoi soldi. Alla domanda: «E poi come vado avanti?», Linda mi rispondeva: «Ti rispòsi, te ne trovi un altro. Non capisco che aspetti a farlo».
Letizia Muratori, Sole senza nessuno, Adelphi, pag. 23
27 settembre 2010 alle 09:10 |
risolutezzachecco
27 settembre 2010 alle 13:32 |
Moda, finezza (einaudiana), solitudine"Godo dei successi cannibalici. Figúrati se vengo a San Remo. Fossi matto".Pavese a Calvino (su Tra donne sole)R.S.
27 settembre 2010 alle 13:59 |
be', non è la stessa cosa. Qui l'ambiguità della parola accentata è minore, o non c'è. Nel caso di Adelphi invece la finezza è proprio una finezza.M.
27 settembre 2010 alle 17:27 |
Vero M., di fatto hai ragione. Per quanto il senso, a mio avviso, sia disambiguante in entrambi i casi, la finezza adelphiana appare sotto molti aspetti più utile e necessaria, l'einaudiana invece quasi superflua nella sua vuota eccedenza. E tuttavia, in assoluto, non vi è mai finezza capace di mettere fuori causa una volta per tutte il dubbio legittimo sul suo grado di utilità, e in ragione appunto del suo essere essenzialmente, proprio perché finezza, sempre più o meno inutile. Questo per dire che, se una qualche proporzionalità diretta può essere ravvisata, allora essa a rigore non sarà tanto tra grado di ambiguità e pregio della finezza quanto piuttosto tra grado di ambiguità e livello di utilità della finezza. Che poi il pregio si sposi più con l'utile (meno inutile) che con l'inutile (più inutile)…R.S.
28 settembre 2010 alle 11:07 |
secondo me non è una finezza, è una cazzata.l'accentazione resta uguale per i due verbi.che ambiguità si vuole sciogliere?rìsposi?risposì?ma siamo seri.V.
28 settembre 2010 alle 11:26 |
V., risposi può stare per rispóndere o per rispòsare. Che nel primo caso sarebbe ti rispósi, nel secondo caso, il nostro, ti rispòsi. Leggendo la frase, davanti al ti risposi senza accenti, si potrebbe pensare al verbo rispondere. Si potrebbe e no, ma si potrebbe, e l'accento, per chi conosce la dizione, elimina l'ambiguità, e per chi non la conosce apre alla curiosità (dizionario) e alla conoscenza.M.
28 settembre 2010 alle 12:41 |
Quelli d'Adelphi "so tutti loro". PErò è vero che Einaudi più che le finezze fa schifezze. Redazionali intendo.Un redattore che ha ben altri problemi (redazionali).R.(Profondo Sud editoriale)
29 settembre 2010 alle 19:50 |
M,con tutta la spiegazione,secondo me resta una cazzata.gli accenti si mettono (e molti editori per fortuna li stanno abolendo) per parole che cambiano di significato a seconda di dove sta l'accento, non se sia acuto o grave. è un puntiglioso eccesso, per niente utile.V.
30 settembre 2010 alle 00:01 |
bella discussione e bei toni.Luca B.