Abbandono
Fino a una ventina d'anni fa – forse qualcosa di più – c'era un altro edificio nella nostra proprietà. Per me si trattava di un modesto granaio o di un grosso capanno di legno nel quale Pete teneva i suoi arnesi e dove finivano vari oggetti un tempo utilizzati e ora in attesa che si decidesse cosa farne. La costruzione venne abbattuta poco dopo che Pete era stato sostituito da una energica giovane coppia, Ginny e Franz, i quali si portavano il proprio equipaggiamento moderno a bordo di un furgone. In seguito smisero di venire, avendo deciso di mettere su un vivaio, ma a quel punto poterono mandarci i nipoti adolescenti a rasare l'erba del prato, tanto per qualunque altra cosa mia madre aveva perso interesse.
«Ho lasciato perdere, tutto qui, – diceva. – È incredibile come sia facile lasciar perdere».
Alice Munro, "Faccia", Troppa felicità, Einaudi
31 ottobre 2011 alle 11:11 |
che bella.
M.
2 novembre 2011 alle 19:24 |
il libro, poi, è un capolavoro.