Un libro viene scritto perché possa essere affiancato ad altri libri, perché entri in uno scaffale ipotetica e, entrandovi, in qualche modo lo modifichi, scacci dal loro posto altri volumi o li faccia retrocedere in seconda fila, reclami l’avanzamento in prima fila di certi altri.
Italo Calvino, “Per chi si scrive? (Lo scaffale ipotetico)”, da Una pietra sopra
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