Il suo, di io, lo chiuse nei manicomi, che, come diceva Canetti, sono i conventi dell’età moderna. Una volta, mentre passeggiava con Seelig, vide un giovane frate affacciato alla finestra di un convento, e commentò: “Lui ha nostalgia per ciò che è fuori, noi per ciò che è dentro”. Un’altra volta disse: “Che uno scrittore diventi qualcuno non fa che degradarlo alla condizione di lustrascarpe”.
Eugenio Baroncelli, “Robert Walser, l’uomo che entra in tutti i miei libri”, Falene, Sellerio
Tag: Eugenio Baroncelli, Falene, l'uomo che entra in tutti i miei libri", Robert Walser, Sellerio
Lascia un commento