Archive for marzo 2013

Lei non sa che lui sa

26 marzo 2013

Ti attribuisco crimini inventati, adultèri, un’esistenza orgiastica. (Sto invecchiando). Scrivo le trame di libri che non scrivo. Una donna (diciamo, per convenzione, bionda) davanti a una biblioteca. Non ha un’aria colpevole, benché lo sia. Approfitta delle rare assenze del marito per mettersi alla ricerca dei negativi incriminanti. Lei lo conosce bene e sa che deve aver preferito tenerli a portata di mano piuttosto che affidarli al buio di una cassaforte. Lei lo conosce bene; apre i libri ad uno ad uno. Ma il fatto che lui riorganizzi la biblioteca cambiandoli sistematicamente di posto non la aiuta affatto.
(Lei non sa che lui sa).

Jakuta Alikavazovic, La bionda e il bunker, di prossima pubblicazione per 66thand2nd

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Calasso spiega l’editoria come forma

24 marzo 2013

Roberto Calasso spiega l’editoria come forma

24 marzo 2013

La sensazione che tutto sia già stato detto

22 marzo 2013

Aspetta il tradimento; si aspetta che gli venga dall’esterno, da te naturalmente, quando sono le sue forze ad abbandonarlo. Di nuovo una lotta per non voltarsi, per nessuna ragione. Di nuovo finisce per voltarsi. Non ha più una voce – non riesce più a esprimersi con parole sue, tutto viene da fuori, non gli rimane che compilare liste. Ha la sensazione che tutto sia già stato detto. Tutto potrà essere, e sarà, utilizzato contro di voi. Tutto è un cliché. Tutto è minaccioso e forse ingannevole. Quando io volevo solo dormire incollato a te.

Jakuta Alikavazovic, La bionda e il bunker, 66thand2nd

Piaceri da bunker

22 marzo 2013

Quando si è parlato di luna di miele, tu hai detto Hawaii, perché in fondo eri una ragazza semplice, più calorosa e più cupida di quello che sembrava. Preferirei un rifugio antiatomico, ho detto io. Hai creduto che scherzassi. Tutte le volte che ti ho confidato le mie paure più intime e più meschine ho fatto in modo (tono, costruzione della frase, linguaggio non verbale) di farti credere (nel momento stesso in cui mi mettevo a nudo, in cui mi sentivo più vulnerabile) che ero ironico. È il mio modo di nascondermi. In ogni caso tu mi leggevi nei pensieri; e così quello era l’unico sistema per imbrogliarti. Oggi forse lo rimpiango.

Jakuta Alikavazovic, La bionda e il bunker, traduzione di Elena Sacchini, 66thand2nd

La morte è come una città scomparsa

19 marzo 2013

La morte è un po’ come una città scomparsa, come attraversare un passaggio che una volta era familiare ma che è stato trasformato radicalmente. È stato un errore pensare che la vita fosse come la terra solida che campestavo, e che ogni giorno avrei potuto percorrere i miei passi sullo stesso suolo. Perdere te — proprio te, che eri alle fondamenta del mio mondo — ha reso tutto il resto così precario, mi ha lasciata a vagare come un fantasma nella mia stessa vita.

Helen Humphreys, Notturno, Playground, traduzione di Fabio Viola

A Word a Day #120: Cupido

18 marzo 2013

Treccani: agg. [dal lat. cupĭdus, der. di cupĕre «bramare»]. – Ardentemente desideroso, e talora anche in modo violento e sfrenato, soprattutto del possesso di beni materiali: c. di guadagni, di denaro, di godimenti, di potere, di dominio; animo c.; anche lussurioso, concupiscente: rivolgere c. sguardi. Nell’uso letter. può avere senso positivo: essere c. di sapere, di apprendere; Lo suo tacere e ’l trasmutar sembiante Puoser silenzio al mio c. ingegno (Dante).

Chi vince? I buoni o i cattivi?

15 marzo 2013

“Con chi combatti stasera?”
“Con Darkness.”
“E chi di loro è Darkness?”
“Non si può sapere. La sua identità è segreta.”
“E tu sei buono o cattivo?”
“Buono.”
“E vinci?”
“Sì.”
“Perché i buoni comunque vincono più spesso…”
“Giammai. Di solito vincono i cattivi.”

Antonio Franchini, Gladiatori

Calasso su Giulio Einaudi

15 marzo 2013

Giulio Einaudi è stato uno dei grandi editori europei e anche quello con il quale ci siamo trovati in evidente contrasto. Una situazione che ha fatto molto bene a entrambe le parti. Ed è particolarmente triste constatare che oggi non c’è più nulla da contrastare.

Roberto Calasso, intervista a Antonio Gnoli, la Repubblica, 15 marzo 2013

Lo scontro tra i grandi

15 marzo 2013

Lo scontro tra gli uomini grandi raramente è bello, è solo l’incombere della rovina su uno dei due a tenere gli spettatori col fiato sospeso. Perché non è come quando va al tappeto un atleta di taglia agile, che può rialzarsi di scatto o schizzare dalle corde come una scheggia. Quando un peso massimo cede è il titano cacciato dal cielo, è orgoglio dell’uomo atterrato dagli dèi, il fracasso di un mondo che crolla.

Antonio Franchini, Gladiatori, Mondadori