sono gente malvagia. Il destino che tocca loro lo digeriscono in un battibaleno e lo rimettono in circolazione rilegato o in brossura. Le lacrime che fanno versare sono acqua per il loro mulino letterario. Dei frutti della vita raccolgono di preferenza quelli maturi per la stampa. Credi forse, dolce signora, che la loro commozione sia amore e desiderio di te? Ah, parlandone con il dovuto rispetto psicoanalitico, è solo il desiderio della penna per il calamaio.
Alfred Polgar, Manuale del critico