Tutto cominciò con un bacio. Quasi sempre comincia con un bacio. Ela e Ziki erano a letto, nudi, solo le loro lingue si toccavano, e a un tratto lei si sentì pungere da qualcosa. “Ti ho fatto male?” le domandò Ziki, e quando lei scosse la testa, aggiunse: “Stai sanguinando”. […]
Non si baciarono per alcuni giorni, per via della ferita […]. Lei aveva la sensazione che lui le nascondesse qualcosa. E infatti, una notte, approfittando del fatto che Ziki dormiva con la bocca aperta, tese delicatamente un dito sotto la sua lingua e la trovò: una piccola cerniera lampo.
Etgar Keret, “Puntura”, da All’improvviso bussano alla porta, Feltrinelli, traduzione di Alessandra Shomroni
Tag: Alessandra Shomroni, All'improvviso bussano alla porta, Etgar Keret, feltrinelli, Puntura
16 novembre 2015 alle 17:55 |
Alessandra, ti apprezzo come traduttrice, ma ‘beneficenza’ in italiano si scrive senza la ‘i’. In ‘la comparsa’ di Yehoshua, l’errore l’ho già trovato due volte, a pag 26 e a pag 35…peccato! Gabriella Orlandi