La minuscola frazione di tempo di cui disponiamo mi spaventa, anche se mio padre pare tranquillo al riguardo. Perfino lui, che certe volte mi sembra esserci da che mondo è mondo, in realtà è vissuto su questa terra poco più a lungo di me, rispetto a tutto il tempo che c’è stato da vivere. Anche lui, come me, non ha conosciuto un tempo in cui perlomeno non esistessero le automobili e la luce elettrica. Non era vivo quando è iniziato questo secolo. Lo sarò a malapena io, ma vecchissima, quando finirà. Non mi piace pensarci.
Alice Munro, “Il cowboy della Walker Brothers”, Danza delle ombre felici, Einaudi, traduzione di Susanna Basso