— Naturalmente, non possiamo non domandarci che cosa farà Ted Hughes quando avrà esaurito la scorta di animali.
— Ah, sì?
— Così si dice, — mormorai a mezza voce. In bocca a Dixon, la battuta era sembrata sottile e sofisticata; detta da me era solo patetica.
— I poeti non esauriscono le scorte di materiale come capita ai romanzieri, — mi informò. — Perché hanno un rapporto diverso on il materiale che usano. Lo stai trattando come fosse uno zoologo, non trovi? Tra l’altro, nemmeno gli zoologi si stancano degli animali, o sbaglio?
Julian Barnes, Il senso di una fine, Einaudi, traduzione di Susanna Basso
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