Primo aprile. Per prima cosa mi sono alzata e ho fatto uno scherzo a papà. Mi sono precipitata fuori in corridoio urlando che un pipistrello era sceso dal camino della mia stanza e lui è arrivato di corsa dal bagno con le bretelle abbassate e la faccia tutta piena di schiuma da barba e mi ha detto di smetterla di strillare come un’isterica e di andare a prendere la scopa. Gliel’ho portata e mi sono nascosta dietro la scala fingendo di essere terrorizzata, mentre lui menava colpi di qua e di là senza gli occhiali, cercando di scovare il pipistrello. Alla fine mi ha fatto pena e ho gridato: — Pesce d’aprile!
Alice Munro, “Poteri”, In fuga, traduzione di Susanna Basso
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