In questa doratura di sole
io sono
una gemma pelosa
legata crudelmente con un filo di refe
perché non possa sbocciare
a bagnarsi di luce.
Accanto a me tu sei
una freschezza riposante d’erba
in cui vorrei affondare
perdutamente
per sfrangiarmi anch’io
in un ebbro ciuffo di verde —
per gettare in radici sottili
il mio più acuto spasimo
ed immedesimarmi con la terra.
Antonia Pozzi, Meriggio
Milano, 19 aprile 1929
Tag: Antonia Pozzi, Meriggio, poesia
Rispondi