In passato un artista era simile a un architetto: doveva disegnare ogni dettaglio, per dare al mondo un’opera finita. In futuro invece sarà più simile a un giardiniere che pianta dei semi e li lascia crescere. Qui per esempio ci sono i miei fiori e il mio modo di intendere la creazione: un’opera viva. Che inizia a esistere solo quando entra nella mente e negli occhi di un visitatore. Questo per me è il futuro dell’arte.
Brian Eno, intervistato da Alessandra Mammì su D della Repubblica, 16 giugno 2016
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