Il figlio delle sorelle, rassegna stampa

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Dicono di Il figlio delle sorelle

  • Federica Velonà, Railetteratura (intervista), 30 marzo 2022;
  • Chiara Martini, Wrap up, 30 marzo 2022;
  • Tiziano Gianotti, Linkiesta, 28 marzo 2022;
  • Nicola H. Cosentino, la Lettura, 27 marzo 2022;
  • Giulia Becker, Lucrezia Bernardo (intervista), Rtl news, 26 marzo 2022;
  • Michele Neri, Il Foglio, 25 marzo 2022;
  • Antonio Prudenzano (intervista), Il Libraio, 24 marzo 2022;
  • Caterina Bonetti, Gli Stati Generali, 24 marzo 2022;
  • Alice Pisu, minima&moralia, 23 marzo 2022;
  • Rachele Palmieri, Facebook, 23 marzo 2022;
  • Benedetta Pallavidino, Carta vetrata, 23 marzo 2022;
  • Redazione, Rivista Blam, 28 febbraio 2022;
  • Redazione, D newsletter, 26 febbraio 2022.

In evidenza
Il figlio delle sorelle conferma Leonardo G. Luccone scrittore notevole e singolare.”
Tiziano Gianotti, Linkiesta, 28 marzo 2022

“Per la sua architettura dialoghi concentrati, qualche intenso monologo riassuntivo, la suddivisione in tre atti Il figlio delle sorelle ricorda una pièce teatrale. In particolare, ha qualcosa di Harold Pinter e della sua caratteristica di annebbiare ragioni e identità, facendo parlare direttamente il problema, la notizia, il sentimento. […] Luccone è un giocatore raffinato: sui binari di una lingua luminose, tra stazioni di battute impeccabili, ci conduce verso il finale mantenendo alto il tenore della sfida.”
Nicola H. Cosentino, la Lettura, 27 marzo 2022

“Un romanzo emozionante sulla tenerezza a ogni costo. […] Raramente ho letto di tanto amore tra le macerie. Merito di Sabrina, delle sue frasi che da brevi segmenti spezzati disegnano una prospettiva.”
Michele Neri, Il Foglio, 25 marzo 2022

“Con una prosa essenziale, densa e curatissima, che riproduce silenzi protratti e dialoghi serrati, Luccone racconta il disgregarsi delle certezze in una famiglia contemporanea, nata da un grande desiderio di maternità, colpita dalle difficoltà legate alla malattia mentale, frammentata dai silenzi e dai non detti. Un racconto incalzante, ruvido, emotivamente coinvolgente, che lascia nel lettore la sensazione di un ineliminabile sospeso, di un’irresolutezza che potrebbe sfociare in frustrazione e si trasforma invece in fascino per tutto ciò che non è pienamente comprensibile, ma solo ipotizzabile. Qualcosa che si può solo guardare da lontano e conoscere per quanto ci è dato sapere, capire, dalle voci che raccontano le vite degli altri.”
Caterina Bonetti, Gli Stati Generali, 24 marzo 2022

“Il figlio delle sorelle rivela una natura audace e sovversiva che guarda al romanzo europeo del primo Novecento per reinventarne i moduli espressivi. La figura collocata al centro dell’opera cela la propria scissione interna, un’estraneità al contesto che produce smarrimento. In tale assenza di certezze i contorni del noto sfumano nell’allucinazione, allagano le terre riarse della memoria.”
Alice Pisu, minima&moralia, 23 marzo 2022

“Uno Ionesco catapultato nel ventunesimo secolo. Una pièce dove tutto quello che può essere decifrato ha un senso e dove tutto quello che non ha senso, o ne ha infiniti, ti viene schiaffato davanti nel suo caos ammucchiato. Magistrale il modo in cui la plausibilità del protagonista si trasforma sotto i nostri occhi in una faccia della follia.”
Rachele Palmieri, Facebook, 23 marzo 2022

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