La storia dello sviluppo occidentale non è né semplice né unilineare. Nessun fattore ha dominato tutte le epoche storiche. Tuttavia, mi sembra che le credenze morali abbiano dato una chiara “direzione” complessiva alla storia occidentale.
Dunque, racconto una storia su come l’“individuo” sia diventato il ruolo sociale strutturante in Occidente – cioè come la società civile, che noi diamo per scontata, sia emersa con la sua tipica distinzione tra pubblico e privato e la sua enfasi sul ruolo della coscienza e della scelta. È una storia sui lenti, discontinui e difficili passi che hanno condotto al riconoscimento pubblico e alla protezione dell’agire morale dell’individuo, insieme all’eguaglianza davanti alla legge e all’affermazione di diritti “fondamentali” azionabili.
Una trasformazione fondamentale riguardante le credenze morali ha dato forma al mondo in cui viviamo. Ciò non equivale ad affermare che coloro che hanno introdotto o promosso questa trasformazione abbiano previsto o voluto le conseguenze sociali che poi sono state effettivamente prodotte. La storia che qui racconto riguarda, in parte, le conseguenze involontarie di questa trasformazione di credenze. Rintracciare queste conseguenze è una parte importante della storia del liberalismo occidentale.
dal prologo di L’invenzione dell’individuo di Larry Siedentop, LUISS University Press, in uscita nella nuova collana Pensiero Libero il 18 febbraio 2016