L’ardua ricerca della corretta sfumatura di significato
Ha versato un po’ di vino in un bicchiere e ha chiesto alla domestica di portare la bottiglia alla signora Stempel. Poi ha osservato Miki, che assaggiava il vino con cura, in attesa del verdetto.
«Com’è?» le ha chiesto.
«Non male» era il suo verdetto. «È del trentatré?».
Dopo la conferma di Stempel, lei ha annuito con l’aria di chi la sa lunga. «Lo immaginavo. Le bottiglie del trentatré hanno un…». Si è fermata a riflettere, alla ricerca della corretta sfumatura di significato, e io mi sono chiesto se sarebbe stata «nuance», o «bonne bouche», ma alla fine ha optato per «…un non so che».
Budd Schulberg, Il colosso d'argilla, di prossima pubblicazione per 66thand2nd