Posts Tagged ‘alcide pierantozzi’

L’Italia a piedi e le cose che emozionano

20 aprile 2015

Pierantozzi, Tutte le strade portano a noi, Laterza

La mia non vuole essere una guida galattica sull’Italia a piedi, ma un caleidoscopio di storie che ti accompagnino lungo un’altra strada – la tua. In fondo qual è il vero rifugio del viaggiatore? La lettura, nient’altro che la lettura.

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L’amicizia è fatta di orizzonti da travolgere, tanto quanto una strada, che una volta partita non c’è più verso di fermare.

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Passo le ore a chiedermi se, per me, la natura non sia qualcosa che conosco troppo a fondo perché riesca ancora a parlarmi. Intanto, ci perdiamo nel bosco. E non la paura, ma anche qui l’indifferenza ha la meglio: il suolo scosceso, molle d’acqua, cosparso di rovi. Sotto i piedi il terreno affonda, ci paralizza, braccia e gambe si impigliano nelle spine. E in tutto questo io rifletto intenzionalmente sulle cose che mi scuotevano l’anima da bambino, sulle cose che mi emozionavano.

Alcide Pierantozzi, Tutte le strade portano a noi, Laterza, Contromano

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Il carcere è la città

5 aprile 2015

Pierantozzi, Tutte le strade portano a noi, Laterza

Il carcere è la città da cui vi apprestate a partire, i carcerieri che vi interrogano sono quelli che restano. Vostra madre, vostro padre, il vostro vicino di casa insisteranno sempre, tutti quanti, nel ricordarvi che se ci riuscite la vostra vittoria sarà il frutto di un miracolo. Per intenderci, di una botta di culo. E a dargliene immediata conferma, accidenti a voi, saranno i vostri silenzi assensi davanti ai sorrisi professionali di chi vuole ricordarvi che, qualunque forma assuma l’esperienza che avete intenzione di fare, un’intelligenza normale non vi basterà. E voi, non avete forse una semplice intelligenza normale?
Già.

Alcide Pierantozzi, Tutte le strade portano a noi, Laterza

Vagabondare tra le stelle

3 aprile 2015

Pierantozzi, Tutte le strade portano a noi, Laterza

C’è una sola cosa di cui dovete essere certi. Nessuno più di me (e di te, viandante, se hai tempo da perdere su queste pagine) è adatto a vagabondare tra le stelle, nei sogni, come il Darrell Standing di Jack London. O come il protagonista di Big Fish.

Alcide Pierantozzi, Tutte le strade portano a noi, Laterza

L’Italia a piedi

2 aprile 2015

Pierantozzi, Tutte le strade portano a noi, Laterza

«Cos’è questa storia dell’Italia a piedi?», chiede mamma al telefono. «In coscienza», continua lei, «io e te sappiamo benissimo che non arriverai a Lodi». E a proposito dell’uragano di imprecazioni, dei pianti e delle minacce che scoppieranno quando l’avrai convinta del fatto che sì, partirai – e, credetemi, metterebbero a dura prova un corridore alla Emil Zátopek –, persino quelli ti sembreranno un dolce ricordo quando chi dovrebbe aiutarti a organizzare la partenza, gente il cui mestiere è risolvere problemi, ti metterà di fronte alla minaccia delle minacce. Il preventivo.

Alcide Pierantozzi, Tutte le strade portano a noi, Laterza

Il resoconto del viaggio

2 aprile 2015

Pierantozzi, Tutte le strade portano a noi, Laterza

Il primo ostacolo che si presenta a un viaggiatore di lunghe distanze – e che invariabilmente lo agiterà più della partenza stessa – è il doversi sorbire il resoconto dettagliato di chi un grande viaggio, un viaggio diverso, lo ha già fatto. Che prima di te certi apparenti sfaticati abbiano macinato chilometri a piedi e considerino il loro itinerario migliore del tuo lo scoprirai qualche giorno prima di partire, se non addirittura la sera prima.

Alcide Pierantozzi,Tutte le strade portano a noi, Laterza

Il bisogno di camminare

1 aprile 2015

Pierantozzi, Tutte le strade portano a noi, Laterza

Non ho mai capito se nel mio bisogno di camminare prevalga la curiosità del flâneur, l’urgenza del reporter o, prendendo per buono proprio il «ma cammina!» di nonno e nonna, la semplice voglia di lasciarmi tutto alle spalle. A saperlo quasi certamente non partirei. Dovrò ricordarmene al momento di preparare lo zaino – il fatto di non avere la minima idea del perché lo faccio, e quindi di che avrò bisogno –, casomai mi capitasse di incontrare per strada quanto di meglio possa pararsi dinanzi a uno scrittore: l’imprevedibile.

Ma cammina

31 marzo 2015

Pierantozzi, Tutte le strade portano a noi, Laterza

Ci siamo, ma cammina. È facile che la maggior parte di voi conosca la variante «pedala». Non differisce di significato. Tutt’altro, ma camminare presuppone quantomeno di andare a quel paese senza il supporto della bicicletta. Stando al tono perentorio, nell’invito ad andarvi (ve l’ho detto dove) c’è l’ombra dell’insulto; ma anche, già che ci siete, una spinta a migliorarvi.

Spingersi al di là delle Marche

31 marzo 2015

Pierantozzi, Tutte le strade portano a noi, Laterza

Da solo non mi ero ancora mai spinto di là del fiume e le Marche, così vicine, erano una specie di miraggio. Ero certo che da grande, se avessi combinato qualcosa, sarebbe accaduto oltre quel confine, e di sicuro, parere dei nonni a parte, avrebbe avuto a che fare con i libri.

Alcide Pierantozzi, Tutte le strade portano a noi, Laterza, Contromano

Pierantozzi: le cose devono cambiare

8 ottobre 2013

Pierantozzi quotidiano #4

12 marzo 2012

«È la prima volta che fai fuori un animale?»
«Sì.»
«Hai fifa?»
«No.»