Posts Tagged ‘L’estate del cane bambino’

Del nostro paese non è rimasto quasi niente

9 dicembre 2014

Spengo la lampada sul comodino, quello che rimane della notte continuo a passarlo a occhi aperti. Sento Michele rigirarsi nel letto nell’altra stanza. I vecchi dormono poco, perché nei loro ricordi c’è troppo. Penso a Stalino e a Menego. Non li vedo da mezzo secolo, e ormai non ho più la fantasia per provare a immaginarmeli. Penso a Narciso, penso a Ercole. Ciao amico mio, gli dico, non ti ho mai dimenticato. Il mondo è andato avanti senza di noi, dall’ultima volta, Brondolo è cambiata. Tutte le case hanno la luce e la televisione, e l’acqua è calda anche in inverno. Del nostro paese non è rimasto quasi niente, solo un pugno di case con alle spalle un dinosauro di cemento. È così che è andata. Michele non ha sposato Quarta e si è fatto prete, dovresti vederlo. Menego non ha vinto Sanremo e nemmeno partecipato a un Cantagiro, e Stalino non è diventato un astronauta, ma questo te lo potevi immaginare. Alla fine, però, un uomo ci è andato davvero sulla Luna. Non un russo come credeva Mosca, ma un americano, pensa. Quanto a me, non ho molto da raccontarti. I miei giorni migliori se ne sono andati, uno alla volta, tutti. Gli anni sono fuggiti e con loro anch’io. Mi alzo dal letto e comincio a prepararmi. Dalla finestra entra una lama di luce, fuori sorge un’alba rossa. Oggi è il giorno dei Morti.

Mario Pistacchio e Laura Toffanello, L’estate del cane bambino, 66thand2nd, ottobre 2014

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Il paese era tutto là

27 novembre 2014

Il paese dormiva, le case silenziose affacciate sul canale della Fossetta, le barche assonnate nell’acqua. Brondolo era tutta lì, in quell’unica via che dalle chiuse del Brenta costeggiava il canale fino alla piazzetta per poi perdersi negli orti. Le strade si chiamavano via Bassa, via del Mare, via dei Monti, via Alta, via del Fiume, via Vecchia, via Nuova, a seconda di dove portavano o di quando erano state costruite. In tutto ci abitavano una trentina di famiglie che si conoscevano bene tra loro, gente perlopiù nata e cresciuta lì, che considerava stranieri i veneziani e marziani tutti gli altri.

Mario Pistacchio e Laura Toffanello, L’estate del cane bambino, 66thand2nd