Nome: Enrico Losso
Racconto: La rovesciata
Cosa ti aspetti dalla serata e dalla partecipazione a 8×8?
Mi aspetto di trovare un clima stimolante, di scambiare quattro chiacchiere con amici che hanno la mia stessa passione, di ascoltare dei bei racconti.
Perché hai deciso di partecipare a 8×8?
Ho già partecipato l’anno scorso e l’esperienza mi è piaciuta moltissimo. È stata una serata entusiasmante, una sorpresa di cui ero venuto a conoscenza, per caso, tramite internet. È sempre un grande stimolo poter confrontarsi con addetti ai lavori e far tesoro dei giudizi espressi. E allora quest’anno mi sono detto: “Perché non riprovarci?”. Avevo in mente l’idea per un racconto e l’ho scritto. È stata una grande soddisfazione essere stato di nuovo selezionato.
Tre libri che hanno aggiunto qualcosa di importante alla tua vita.
Eh, è sempre difficile rispondere a domande di questo genere. Dico i primi che mi vengono in mente, anche se sono certo che domani potrei rispondere in maniera completamente diversa.
Quindi: Vergogna di Coetzee, Furore di Steinbeck e Sofia si veste sempre di nero di Cognetti. Vergogna per la perfezione della scrittura, Furore per il respiro della narrazione, Sofia si veste sempre di nero per l’idea dei racconti che si tengono per mano e trascinano il lettore nella storia.
La frase emblematica del tuo racconto:
“E allora io, uno coi piedi per terra, centromediano metodista, trentotto anni, senza tatuaggi, penso che vedere il mondo a rovescio è pure divertente…”