– Ti ho detto che vado a trovare un mio amico che si è messo a fare la scimmia.
– Sì, ho capito.
– E non ti pare strano?
– Mah, a dirti la verità non è che me ne freghi un granché.
[…]
– Allora?
– Allora che?
– Il mio amico. Quello che si è messo a fare la scimmia.
– Nico, non lo so. Questa sta diventando una conversazione surreale, e io detesto le conversazioni surreali. È per questo che faccio l’agente.
– E allora te la cavi così?
– Te la cavi così come?
– Un tuo amico si mette a fare la scimmia e la cosa più intelligente che ti viene da dire è «io detesto le conversazioni surreali»?
[…]
(a un tassista)
– Il mio amico. Quest’estate si è messo a fare la scimmia e non ha più smesso. Sto andando da lui per vedere se si sblocca qualcosa – disse Nico.
Pietro Grossi, “La scimmia”, da Pugni, Sellerio