La casa è un luogo della mente. Quand’è vuota, diventa irrequieta. Si anima di ricordi, visi e luoghi e momenti passati. Immagini amate riemergono,disobbedienti, a rispecchiare quel vuoto. Allora, quale risentito stupore, e quante ricerche pressocché inutili. È una situazione ridicola. È un essere ridicolo che cerca di ottenere un sorriso anche dall’ombra più familiare e affettuosa. Comico e senza speranza, lo sguardo diretto alle profondità del passato è sempre rivolto verso l’interno.
Maeve Brennan, La visitatrice, Bur, traduzione di Ada Arduini
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