[fine luglio 1936]
Cara N.
sono in viaggio per la Finlandia e Mosca. Mi chiedo cosa ne è di lei. Mi piacerebbe tanto avere sue notizie. Mi scriva a Parigi le risponderò subito. Forse passerò da Vienna al mio ritorno. E il bambino? È vicina al parto? M’hanno detto che si trovava in Inghilterra. È vero? Non ho più rivisto Lucienne. Si è innamorata d’un giornalista mi pare… Geloso chiaramente. Credo che lei gli abbia fatto scrivere delle porcherie sul mio nuovo libro… Insomma, ciò che fanno le donne in questi casi. A proposito, ho avuto problemi con Mort à Crédit. Quasi tutti i critici contro di me, e con che violenza! Non l’hanno neanche letto. Ciò che pensano m’è del tutto indifferente, ma le vendite ne hanno risentito. Ne venderò appena 40.000 – e sì che m’aveva dato del filo da torcere! Molto più che il Voyage! Ma tutto questo è vano. Non sto molto bene. Mi sono sentito veramente esausto dopo questo libro terribile. Vado a Mosca a veder di trovare un po’ di soldi.
T’abbraccio forte forte.
Louis
Louis-Ferdinand Céline, Lettere alle amiche, Adelphi, traduzione di Nicola Muschitiello
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